Perditi nei luoghi dell’opera di Shakespeare, che dal castello danese di Kronborg trasse l’ispirazione per il leggendario castello di Amleto.
Patrimonio dell’UNESCO e uno dei paesaggi più belli della Danimarca, il castello di Amleto (ufficialmente, castello di Kronborg) spicca dalla linea costiera della città. Lo notiamo appena usciti dalla stazione di Helsingør in treno, a 40 minuti circa di treno da Copenhagen.
Scelgo di visitarlo perché vivere i luoghi della letteratura mi entusiasma.
“Something is rotten in the state of Denmark.” Ricordi da dove viene questo verso?
Sapere che è qui che Shakespeare ha immaginato che si svolgessero le vicende del suo Amleto dà più colore alla nostra visita. Anche se in effetti, il castello di Kronborg e il suo paesaggio, di colori non ne ha proprio bisogno.
Le aree del castello di Amleto (castello di Kronborg)
Costruito tra il XIV e il XV secolo e appoggiato su un promontorio sabbioso, il fastoso castello di Kronborg aveva la ben poco romantica funzione di esattore dei dazi per le navi di passaggio. Dopo aver fatto a Manuel il mio riassunto spiccio sulle vicende dell’Amleto (con il poco che ricordo dei miei studi di letteratura inglese), entriamo nel cortile del castello.
Ci sono diverse zone di visita: la Cappella, dagli arredi sontuosi e solenni, è l’unica a conservare elementi originali del castello ai tempi di Federico II, sovrano che trasformo la grezza fortificazione del re Erik di Pomerania nel maestoso edificio come lo vediamo ora.
La sala da ballo merita una visita: è affascinante trovarsi al centro di questo spazio immenso ed immaginare la nobiltà e i reali del tempo prendere parte ad una meravigliosa festa danzante.
Per il resto gli interni del castello sono abbastanza spogli e anonimi. La parte migliore secondo noi non è dentro, ma sotto il castello: le Casematte. Un tunnel dall’aria sinistra ci conduce in un luogo non ben definito. Ora capisco perché all’entrata del castello vendevano delle piccole torce!
Un labirinto di cunicoli bui, illuminati solo da poche candele e dal flash della mia macchina fotografica. Ho il terrore degli insetti e le mura umide e scure mi danno i brividi pensando a quali creature striscino lì sotto.
Ti assicuro che è claustrofobico… Da brividi, e non solo per il freddo! Possiamo solo immaginare quali macabri episodi siano accaduti qui, visto che questi sotterranei sono stati utilizzati anche come segrete e prigioni. Si narra addirittura che ci fosse una cella con un sistema di grate mobile, che restringeva giorno dopo giorno lo spazio vitale del prigioniero.
Questo è anche il rifugio che custodisce la grande statua dell’eroe Holger Danske: secondo la leggenda riposa addormentato sotto il castello, ma è pronto a risvegliarsi in caso di pericolo per la sua Danimarca.
Terminiamo la visita uscendo dalla porta principale del castello, per percorrere la camminata panoramica segnalata intorno al fossato. Questa passeggiata si trova all’esterno del castello e si può percorrere anche senza avere il biglietto di entrata. Potrai ammirare il paesaggio silenzioso intorno a te, e oltre la striscia di mare, la Svezia, più precisamente, la città di Helsinborg. E se il tempo lo permette, è una zona ideale per concedersi un pic-nic!
Curiosità: Shakespeare non visitò mai il castello di Kronborg, ma si pensa che abbia conosciuto l’edificio grazie al racconto di alcuni attori inglesi che si esibirono ad Helsingør. Anche i personaggi dell’Amleto sono frutto dell’immaginazione del drammaturgo e poeta inglese, eccetto i nobili danesi Rosencrantz e Guildenstern.
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