Cosa Vedere a Nikko: i Templi d’Oro tra le Colline

di Valentina

Cosa vedere a Nikko: alla scoperta dei templi d’oro tra le colline

A circa 125 km a nord di Tokyo, Nikko è la località ideale per la gita di una giornata (o anche due). All’entrata dell’omonimo parco nazionale, Nikko è una tappa imperdibile del tuo tour in Giappone, celebre per i suoi tesori nazionali, alcuni dei quali proclamati patrimonio dell’UNESCO.

Questa località è disseminata di monumenti da visitare, ma i più importanti sono il Toshogu, il santuario più sontuoso del Giappone, il mausoleo di Tokugawa Ieyasu, il fondatore dello shogunato Tokugawa e il Taiyuinbyo, il mausoleo di Iemitsu, nipote di Ieyasu.
Se la tua gita comprende solo i siti appena elencati, è sufficiente riservare a Nikko una giornata.

Cosa vedere a Nikko: il santuario Toshogu

Il Toshogu è il mausoleo del generale Tokugawa Ieyasu, il fondatore dell’omonimo shogunato che governò il Giappone per ben 250 anni, fino al 1868.

Il santuario, decorato in modo colorato e fastoso, è costituito da una dozzina di edifici seminati in un bosco rigoglioso. Il legno e la foglia d’oro la fanno da padrone sulle facciate di questi edifici, il cui aspetto in Giappone non ha eguali.

In generale infatti, la semplicità è l’elemento cardine dell’architettura nipponica, sia sacra che profana.
Ciò che rende ancora più speciali gli edifici del Toshogu è la singolare commistione e fusione tra elementi shintoisti e buddisti, che ne ha reso impossibile la separazione.
Fino al periodo Meiji, quando i due culti furono ufficialmente separati, era normale che i luoghi di culto comprendessero elementi di entrambe le religioni.

Una maestosa pagoda di cinque piani ti accoglierà davanti al cancello d’ingresso principale.
Entrando, i visitatori incontreranno prima un gruppo di magazzini. E’ qui che troverai una delle sculture in legno più famose di Nikko, cioè le scimmiette “non vedo, non sento, non parlo” che nello specifico viene coniugato con il significato “non vedo il male, non dico il male e non sento il male”.
Oltre ai magazzini sorge la porta Yomeimon, inconfondibile per le sue decorazioni intricate e le caratteristiche architettoniche.

A sinistra dello Yomeimon, la sala Honjido ospita il “Drago piangente“. Sul soffitto della sala c’è infatti il grande dipinto di un drago: quando entrerai, è probabile che la tua visita venga interrotta dall’intervento di uno dei sacerdoti che farà sentire il pianto del drago. Sentirai un suono acuto, quasi un gemito, quando batterà due pezzi di legno sotto la testa, grazie alla particolare acustica della struttura.
Come ho fatto a capirlo? Il sacerdote che ha fatto la performance per il nostro gruppo è stato così gentile da chiederci se desiderassimo la spiegazione in inglese. 🙂

Al di là di Yomeimon è un altro edificio sacro che consiste nella sala di preghiera (haiden), a volte non visitabile perché occupata dai fedeli, e la sala principale (honden).

A destra dell’edificio principale del santuario è la porta di Sakashitamon, la cui traversa ospita la (molto) piccola scultura del Nemurineko, il gatto addormentato. Da qui una lunga scalinata attraversa il bosco per raggiungere il mausoleo di Tokugawa Ieyasu.


Cosa vedere a Nikko: il Taiyuinbyo

Il Taiyuinbyo è il mausoleo del nipote di Ieyasu, terzo shogun Tokugawa. Taiyuin è infatti il nome postumo di Iemitsu. Questo complesso è ricco di edifici e assomiglia al Toshogu, ma è stato costruito con un aspetto più modesto, per rispetto nei confronti di Ieyasu. Anche il Taiyuinbyo presenta una fusione di strutture shintoisti e buddisti.

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Una breve passeggiata a ovest del Toshogu porta i visitatori al vermiglio Niomon Gate, l’ingresso al Taiyuinbyo. Proseguendo verso la porta più grande, decorata da Nitenmon Gate, sorvegliata da due re celesti.

La porta di Karamon si erge all’entrata della sala di preghiera (haiden), i cui interni custodiscono preziosi arredamenti ornamenti, un elegante soffitto a cassettoni, sculture e impressionati pareti decorate e dorate.


Cosa vedere a Nikko: il Rinnoji

Il Rinnoji è il tempio più importante di Nikko. È stato fondato da Shodo Shonin, il monaco buddista che nel VIII secolo introdusse il buddismo a Nikko, accrescendo per primo la popolarità di questa zona.

L’edificio principale del tempio, il Sanbutsudo, ospita delle enormi statue di tre divinità buddiste: Amida, Senju-Kannon, il dio dalle mille braccia e Bato-Kannon, il dio con la testa di cavallo.

La “magia” del Rinnoji è rovinata dai lavori di ristrutturazione, che lo hanno coperto nella sua interezza e dureranno fino al 2019. L’edificio è comunque aperto ai turisti e i ponteggi permettono di fare una camminata panoramica sopra al tetto del tempio.

Come raggiungere Nikko da Tokyo

Ricorda di comprare il JR Pass: secondo me è una soluzione molto conveniente per i trasporti, se oltre a Tokyo, visiterai almeno un altro paio di località (Nikko, Kamakura, Kyoto…).
Prendi lo shinkansen JR Tohoku (dalla stazione di Tokyo o Ueno) per raggiungere la stazione di Utsunomiya; qui devi prendere la linea JR Nikko. Il viaggio dura circa 1 ora e 40 minuti.

Tutti i famosi santuari e templi di Nikko sono raggruppati in un’area a circa 2 chilometri dalle stazioni di Tobu e JR Nikko. È possibile raggiungerla in autobus (10 minuti, 300 yen circa solo andata o 500 yen andata e ritorno) o a piedi in circa 30-40 minuti camminando lungo la strada principale di Nikko.
Considera che durante i mesi di maggior affluenza (ad esempio vacanze invernali), andare a piedi è l’unica opzione, visto che il traffico per raggiungere i siti potrebbe essere davvero congestionato.

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